dettaglio - Affaritaliani.it

Roma, 2 apr. (Labitalia) - Nel giorno della Vigilia di Pasqua, è venuto a mancare Antonio Carpenedo, mastro casaro e patron dell'azienda trevigiana La Casearia Carpenedo. Novant’anni vissuti in pienezza, innamorato della sua famiglia, della sua terra trevigiana e del lavoro di casaro, con lui se ne va un rivoluzionario del formaggio che ha inventato un nuovo modo di pensare e vivere il mondo caseario. Con Antonio Carpenedo, infatti, nasce e si consolida la tecnica dell’affinamento. Il 1976 segna l’anno della svolta quando, riprendendo una tecnica contadina iniziata per necessità durante la Grande Guerra, inventa il primo formaggio 'Ubriaco' della storia. Decide quindi di registrare il marchio 'Ubriaco®' inteso come metodo di affinamento e trasformazione gourmet dei formaggi, e di proprietà esclusiva dell’azienda. Da quel momento, La Casearia Carpenedo divenne il primo laboratorio di affinamento caseario riconosciuto in Italia. Inventa il metodo 'Tuta', acronimo che sta per 'Tempo, Umidità, Temperatura e Ambiente', una tecnica specifica che integra questi elementi essenziali per ottenere un prodotto di qualità superiore e con un gusto esclusivo. I formaggi li ha colorati, profumati, insaporiti. Antonio non aveva un pennello tra le mani ma un mestolo e lo spino. I suoi colori erano il mosto e il vino; il pepe o il fieno; il miele o la birra. "Antonio Carpenedo - si legge in una nota dell'azienda - ha letteralmente scardinato dal di dentro l’universo caseario e lo ha riempito di emozioni dando la possibilità a moltissimi interpreti nel mondo di creare nuovi formaggi e offrendo una nuova opportunità di impresa. Carpenedo può a ragione essere considerato un patrimonio culturale e gastronomico dell’umanità, un rivoluzionario della comunità internazionale del cibo. Antonio lascia la sua musa ispiratrice, la moglie Giuseppina, che lo ha accompagnato per oltre 50 anni tra sacrifici e conquiste. Con lei, gli adorati figli Ernesto, Stefania e Alessandro che con lui hanno condiviso l’affetto di un padre e il sogno di un’impresa visionaria e le sue adorate nipoti".





in evidenza
"Tu che che cazzo vuoi? Non alzare la voce"

De Filippi furiosa in tv

"Tu che che cazzo vuoi? Non alzare la voce"

in vetrina
Annalisa, "la lingua era nella sua gola...". Quando ha rischiato di morire

Annalisa, "la lingua era nella sua gola...". Quando ha rischiato di morire

Gli Scatti d’Affari

Giorno della Verità, a Milano si accende il dibattito sul futuro dell'Italia

Gli Scatti d’Affari

Gallerie D'Italia - Milano, apre al pubblico la mostra "Felice Carena"

Gli Scatti d’Affari

ANBI, conclusa la quinta edizione del concorso fotografico 'Obiettivo Acqua'

Gli Scatti d’Affari

Intesa Sanpaolo lancia SPAZIOXNOI, un luogo di socialità per gli over 65

Gli Scatti d’Affari

EALA è il primo hotel sul Lago di Garda ad aggiudicarsi 2 Chiavi MICHELIN

Gli Scatti d’Affari

Open Fiber: annunciato il completamento del Piano BUL in Molise

Gli Scatti d’Affari

Futuro Direzione Nord: presentata la 22esima edizione ‘Road To Europe’

Gli Scatti d’Affari

Agici e Accenture: presentato il 24° Workshop dell'Osservatorio Utilities

Gli Scatti d’Affari

Axpo Italia presenta il nuovo Profilo di Sostenibilità

Gli Scatti d’Affari

SEA, Milano Linate diventa un aeroporto Full Biometric

Guarda gli altri Scatti
motori
CUPRA Born VZ: prestazioni elettriche senza compromessi

CUPRA Born VZ: prestazioni elettriche senza compromessi

I sondaggi di AI

La7, lite tra Enrico Mentana e Lilli Gruber: chi preferisci tra i due?


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.